La nuova emergenza sanitaria coronavirus (Covid-19) ha reso più cauti, per usare un eufemismo, gli spostamenti. L’economia è in stallo, ma solo tra qualche tempo riusciremo a valutare l’entità di questo rallentamento.
Il mondo del turismo sta accusando un colpo molto duro. In una situazione di emergenza occorre attenersi alle indicazioni ufficiali, senza improvvisarsi virologi e amministratori. Non è vero che non ci si può muovere, prima di farlo in ogni caso è opportuno consultare sempre il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.
Il ministro dei beni culturali con delega al turismo Dario Franceschini ha promesso sostegno al settore che per primo ha subito l’impatto del contagio da coronavirus. Ha parlato di decreti che prevedono dilazione dei pagamenti come primo provvedimento, che verrà seguito da misure strutturali in un secondo tempo e di una terza fase che vedrà il rilancio dell’immagine del paese. Questi accorgimenti ad hoc veranno presentati durante il consiglio dei Ministri di questa sera.
Ma intanto vediamo un po' come si presenta la situazione in Italia e nel mondo.
Spostamenti in Italia
Completamente inaccessibili le zone focolaio del virus che, nato in Cina, si è sviluppato anche in Italia da due aree specifiche di Lombardia e Veneto. Undici i comuni coinvolti in quelle che vengono definite zone rosse: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano in Lombardia e il comune di Vo’ Euganeo in Veneto. Queste zone rosse sono presidiate dalle forze dell'ordine, ma accanto a questi comuni si trovano delle “aree gialle” sottoposte a limitazioni minori ma comunque dalle quali non si può uscire ed entrare in assoluta libertà.
Per il resto del territorio italiano è possibile spostarsi senza limitazioni, ma essendo state rinviate tutte le manifestazioni, eventi fieristici, (compreso il Salone del Mobile che è slittato di 2 mesi) esposizioni, ma anche corsi, meeting privati e tanto altre, le necessità di movimento si sono ridotte al minimo.
Le scuole sono chiuse, e non si sa ancora se riapriranno settimana prossima, diverse aziende stanno promuovendo il telelavoro, musei, teatri, cinema, locali notturni sono chiusi, i ristoranti hanno subito restrizioni. Tutto porta ad un rallentamento e disincentiva gli spostamenti.
Restrizioni in Lombardia, cosa prevede il decreto
La regione Lombardia ha emesso un decreto di emergenza, che è stato poi quasi integralmemente mutato da altre regioni, valido sino al 1 marzo e prorogabile di un'altra settimana:
- chiusura di scuole e università.
- sospensione di manifestazioni, eventi, riunione pubblica o privata, di carattere culturale, ludico sportivo – quindi palestre chiuse – religiose, quindi funzioni sospese e funerali che possono essere celebrati solo in presenza dei parenti più stretti.
- chiusura di musei, cinema, teatri, anche il Duomo,seppur oggi è stato riaperto per visite contingentate.sospensione dei concorsi.
- chiusura dei luoghi commerciali di intrattenimento e svago come bar, discoteche e pub dalle ore 18 alle 6. Non sono invece previste limitazioni per i ristoranti e per ora nemmeno per i servizi di delivery.
- I servizi pubblici restano attivi e i negozi aperti, tranne quelli dei centri commerciali che nelle giornate di sabato e domenica dovranno chiudere, salvo quelli che vendono generi alimentari.
Nelle altre regioni di Italia
Anche Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna hanno adottato un provvedimento simile a quello della Lombardia.
Scuole chiuse e gite sospese anche in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia, dove sono sospese anche le manifestazioni. La regione Marche è stata costretta a riaprire le scuole dopo un'iniziale chiusura. Altre regioni come ad esempio la Basilicata hanno tentato di emettere alcune ordinanze per limitare l'accesso ai loro territori, ma al momento tutte sono state annullate.
Viaggi all'estero da evitare
Riferimento per tutti coloro che lasciano l'Italia è il sito della Farnesina per Viaggiare Sicuri.
Chiusi gli accessi e comunque da evitare tutti i viaggi nelle regioni cinesi interessate dal contagio, la provincia dell'Hubei, dove si trova la città di Wuhan, ma anche Hong Kong, Taiwan, Macao.
Ma anche nella provincia Sud Coreana di Gyeongsang dove si trovano le città di Daegu e Cheongdo.
Inoltre le autorità locali iraniane, in questa fase, raccomandano inoltre di non recarsi a Qom, dove si sono verificati vari casi di contagio e decessi, se non strettamente necessario.
Viaggi in Europa
Per chi desiderasse fare un viaggio in Europa bisogna fare attenzione agli avvisi destinati a chi proviene dall'Italia. Francia e Germania ad esempio consigliano la quarantena volontaria a chi proviene dalle regioni italiane interessate dal contagio (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto). Gli stati che invece hanno emesso misure più restrittive:
In Croazia, le persone provenienti dalle quattro regioni italiane considerate a rischio saranno sottoposte a controlli sanitari; chi presenta sintomi influenzali sarà trasportato in ospedale, chi ne è privo per 14 giorni è sottoposto ad obbligo quotidiano di verifica del proprio stato di salute da parte delle autorità sanitarie locali e dovranno comunicare i propri spostamenti.
In Montenegro, ogni viaggiatore, nelle successive due settimane dall'arrivo, dovrà segnalare due volte al giorno ad un apposito numero telefonico aggiornamenti circa il proprio stato di salute.
A Malta, tutte le persone provenienti da Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna sono invitate a contattare le autorità sanitarie e a sottoporsi ad una quarantena volontaria di 14 giorni. È prevista invece una quarantena obbligatoria per chi presenti sintomi sospetti.
In Romania, ai viaggiatori provenienti da Lombardia e Veneto è richiesto un isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall'arrivo.
In Bulgaria, tutti i turisti italiani vengono invitati ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese.
In Georgia, a discrezione delle autorità, per i viaggiatori provenienti dall'Italia termo-screening e analisi epidemiologiche; possibilità di diniego di ingresso (o accertamenti sanitari) in presenza di sintomi ritenuti sospetti, in base alla valutazione dalle autorità mediche e di polizia locali.
Viaggi nel continente africano
In Africa, avvisi di screening all'arrivo ed eventuale quarantena in presenza di sintomi sono stati emessi da Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Costa d'Avorio, Senegal, Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Sudafrica e altri Paesi. Maggiori restrizioni sono state comunicate dai seguenti stati:
Le autorità di Capo Verde hanno deciso la sospensione temporanea dei voli charter diretti tra l’Italia e Capo Verde.
In Eritrea le autorità locali hanno annunciato che, a partire dal 27 febbraio, i cittadini italiani in arrivo saranno posti in stato di quarantena, per una durata di 14 giorni.
In Ciad è prevista la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi proviene dall'Italia.
A Mauritius le restrizioni appaiono particolarmente pesanti e prevedono l'interdizione di accedere ai viaggiatori provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; facoltà di estendere il divieto di ingresso anche ad altre categorie di passeggeri, inclusi cittadini italiani provenienti da altre regioni oltre a quelle già menzionate.
Nelle Isole Seychelles le autorità hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni.
In Madagascar le autorità accomandano ai viaggiatori provenienti dall’Italia di annullare o posticipare il viaggio; tutte le compagnie aeree sono obbligate a non imbarcare passeggeri o equipaggi che provengano da o che abbiano soggiornato in Italia.
In Zambia è prevista una quarantena di 14 giorni per i viaggiatori in arrivo dall’Italia, effettuata sotto forma di auto-isolamento nel proprio recapito/abitazione con controlli sanitari a campione, o di trasferimento in struttura di isolamento, appositamente allestita, in caso di sintomatologia compatibile con il COVID-19.
Viaggi in Asia e Oceania
In Asia e Oceania, al di là delle zone in cui è vivamente sconsigliato l'ingresso, sono stati emessi avvisi di screening all'arrivo ed eventuale quarantena in presenza di sintomi Mongolia, Thailandia e altri Paesi.
Restrizioni maggiori sono state comunicate dai seguenti stati:
Israele. Divieto di ingresso per tutti i cittadini non israeliani provenienti dall’Italia, ad eccezione di quelli residenti.
Palestina. Non è ammesso l'ingresso a quanti provengano dall’Italia.
In Libano, Iraq e Kuwait sospesi gli spostamenti per via terrestre, marittima e aerea di tutte le persone provenienti dall'Italia.
Giordania. Il Governo ha vietato l'ingresso di tutti i viaggiatori provenienti dall'Italia, salvo i cittadini giordani. Easyjet e Royal Jordanian hanno sospeso i voli, Ryanair li sospenderà dall'11 marzo.
Arabia Saudita. Divieto di ingresso per i passeggeri con visto turistico da Paesi con casi confermati di coronavirus, inclusa l’Italia.
Bahrein. Le autorità aeroportuali "avrebbero inserito l’Italia nell’elenco dei Paesi per i quali è previsto il divieto di ingresso per i viaggiatori sprovvisti di permesso di residenza". Norme particolari per i viaggiatori provenienti dall'Italia con permesso di residenza.
In Kazakistan, Kighizistan e Vietnam per chi proviene dall'Italia quarantena obbligatoria per 14 giorni.
Turkmenistan. Misure precauzionali tra cui la sospensione del rilascio del visto di ingresso ai viaggiatori italiani.
Cina. Quarantena precauzionale di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
Hong Kong. Tutti coloro che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo abbiano visitato Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna saranno sottoposti a quarantena obbligatoria della durata di 14 giorni.
In India. I passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia a partire dal 10 febbraio potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo in India. Oggi, il 28 febbraio, il Ministero degli Esteri indiano ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani.
Samoa. I viaggiatori provenienti (o in transito) dall'Italia saranno ammessi nel Paese solo se abbiano trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non siano occorsi casi di coronavirus e posseggano certificazione medica (non più vecchia di 3 giorni) che escluda il contagio.
Figi. Diniego di accesso per tutti i cittadini stranieri che nei 14 giorni precedenti l’arrivo siano stati in Italia.
Viaggi nel continente americano
Nelle Americhe, avvisi di screening all'arrivo ed eventuale quarantena in presenza di sintomi sono stati emessi da Cuba, Martinica, Brasile, Colombia, Cile, Argentina e altri Paesi. Maggiori restrizioni sono state comunicate dai seguenti stati:
El Salvador. Interdizione di entrata a chiunque provenga dall’Italia.
Grenada. Per i viaggiatori italiani che provengano dal nord e centro Italia e per chiunque abbia viaggiato in Italia nelle zone particolarmente colpite dal Covid-19, all’arrivo sull’isola sarà disposta la quarantena obbligatoria.
Saint Lucia. Qualunque viaggiatore sia stato (anche solo in transito) in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo sarà sottoposto ad un regime di quarantena di 14 giorni.
Giamaica. I viaggiatori di qualunque nazionalità che hanno soggiornato in Italia negli ultimi 14 giorni e che non sono residenti in Giamaica non potranno sbarcare in nessuno dei varchi di ingresso del Paese; i non giamaicani residenti permanenti saranno soggetti a una valutazione sanitaria e alla quarantena. Sono stati cancellati i voli charter in arrivo e in partenza da/per la Giamaica a partire dal 28 febbraio.
Repubblica Domenicana. Le autorità si riservano la facoltà di attuare, con scarso preavviso o estemporaneamente, misure stringenti, inclusi la sospensione di voli diretti o il divieto di sbarco per i passeggeri provenienti dalle località maggiormente esposte al rischio coronavirus, tra le quali anche l'Italia.
Ed infine il Nicaragua dove in presenza di sintomi compatibili con il coronavirus, i viaggiatori italiani sono posti in isolamento in attesa dei risultati del test; in assenza di sintomi, sono comunque indirizzati verso unità predisposte con la raccomandazione di indicare i loro spostamenti per 14 giorni.
Si consiglia, in ogni caso prima di mettersi in viaggio di consultare il sito www.viaggiaresicuri.it
La redazione