Macfrut, la fiera internazionale dell'ortofrutta organizzata da Cesena Fiera Spa, fa' di necessità virtù, e presenta la sua 37esima edizione in versione solo digital.
Per tornare ad incontrarsi fisicamente occorrerà aspettare maggio 2021 nello spazio espositivo di Rimini. Dall'8 al 10 settembre 2020 invece, dalle 9.00 alle 18.00, si potrà accedere al “Macfrut Digital 2020”.
Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, spiega che non essendo possibile organizzare una fiera di livello, confrontandosi con gli operatori, ha preferito pensarne ad una di altissimo livello, però solo online: “Sarà la prima fiera digitale, forse qualcun altro ci seguirà, ma per adesso siamo i precursori di quello che sarà un vero e proprio evento, con stand virtuali”.
Piraccini ringrazia la Regione Emilia Romagna, Ice, Ismea, Credit Agricole e la Cassa depositi e Prestiti che hanno reso possibile questo cambio di programma.
Si tratta di una piattaforma interattiva ad iscrizione gratuita, dove vedere le aziende, prendere appuntamenti, visitare dei veri e propri padiglioni virtuali. Sarà possibile visualizzare video e consultare cataloghi digitali. I collegamenti saranno in videoconferenza con accesso a tecnical forum.
L'approccio è nuovo, ma molto semplice, il nostro slogan dice Piraccini è: “Entra in fiera in quattro mosse”. E' poco costoso, i visitatori entrano gratuitamente, mentre per gli operatori il costo è di 1000 euro. Cuore del progetto sono gli incontri b2b, bisogna finalizzare appuntamenti di business.
“Portare dei buyer internazionali a Rimini è costoso” continua il presidente - “ma in questo modo è più semplice, l'obiettivo è di intercettare 500 buyer da tutto il mondo”.
L'occhio è sempre attento ai nuovi mercati, come Taiwan, Thailandia, ad esempio che si sono da poco aperti alle mele, ma anche ai repentini cambiamenti in atto, un esempio per tutti è il rinnovato interesse per gli agrumi, tornati moda per l'esigenza di assumere vitamina C.
Dopo questa panoramica sulle intenzioni e le tendenze, il presidente di Macfrut si concentra sull'obiettivo che più sta a cuore al comparto che è quello di ricompattare la filiera italiana dell'ortofrutta: “Tutti insieme non abbiamo mai perso”.
La parola passa poi a Roberto Luongo, direttore di Ice Agenzia, per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che si complimenta per il progetto poiché Macfrut rappresenta la vetrina dell'ortofrutta italiana nel mondo. L'obiettivo deve essere quello di trovare nuovi buyers virtuali che poi potranno arrivare fisicamente in Italia. L'agenzia si impegna per offrire rimborsi e spazi fiera omaggio per un'edizione. “Stiamo lanciando inoltre una campagna di servizi gratuiti per aziende sotto i cento dipendenti che potranno così proporsi sui mercati internazionali”. Ricorda poi che il nostro paese è numero uno nel mondo per filiera tecnologica, occorre che queste capacità siano riconosciute nel mondo.
Raffaele Borriello direttore generale di Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, sostiene come sia necessario l'utilizzo di nuovi e rapidi strumenti anche in ambito agroalimentare, un settore che riconosce essere in sofferenza, come del resto quello fieristico: “Le fiere italiane stavano perdendo terreno, questa nuova modalità potrebbe farci riguadagnare credibilità”.
Paolo Bruni presidente Cso (Centro Servizi Ortofrutticoli) Italy, fa un plauso a Piraccini e al suo staff per la tempestiva decisione di realizzare una fiera digitale, senza i tentennamenti che caratterizzano i processi decisionali di questo periodo. Cso parteciperà a sostegno dei suoi associati e per promuovere i suoi progetti. E poi ammette: “Si lavora bene e forse di più in remoto, senza perdere tempo negli spostamenti. Questa potrebbe essere l'inizio di una nuova effervescenza”. Continua poi, a supporto del digital: “Zoom aveva 10 milioni di utilizzatori, ora ne ha 2020 milioni, mentre l'utilizzo di internet è crescito del 98%”.
Claudio Mazzini, Responsabile Commerciale Freschissimi Coop Italia, si dice come sempre a fianco di Macfrut, e afferma che: “Il vero valore aggiunto è che la filiera italiana a Macfrut è protagonista”.
Massimo Pallottini presidente di Italmercati, si dice favorevole alla comoda modalità interattiva digitale, ma sostiene che gli incontri di persona abbiano sempre la loro insostituibile valenza. L'aspetto più importante è l'idea di presentarsi compatti con l'obiettivo di rafforzare l'immagine del mercato italiano dell'ortofrutta nel mondo.
Francesco Vincenzi presidente di Anbi, Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, ringranziando per il progetto, sostiene occorra riflettere e ripensare lo sviluppo economico all'insegna della sostenibilità, ma sempre al servizio delle imprese.
L'intervento di Alessio Manni, Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, apre uno squarcio sul futuro e nella grande capacità di innovazione – di cui si è fatto protagonista Piraccini con il progetto fiera digitale - delle realtà italiane. “Vanno trovati nuovi strumenti, questa è la grande sfida, la ripresa non va agganciata, noi dobbiamo esserne i motori”. Sostiene che le fiere sono occasioni di scambio di grande valore culturale. L'agricoltura è cultura e l'Emilia Romagna con le sue 9 specie igp e 2 dop, ne è l'esempio. Nella sua regione ci 20 mila imprese, che sono associate e, secondo l'assessore, anche questo è sintomo di lungimiranza. Non nega vi siano delle difficoltà nel sistema ortofrutticolo emiliano romagnolo e italiano, però da amministratore si impegna a fare la sua parte, sostenendo le filiere e semplificando le procedure amministrative pubbliche. Conclude il suo intervento citando Rilke: “Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada”.
Appoggio all'iniziativa anche da parte di Gennaro Velardo presidente di Italia Ortofrutta, e di Davide Vernocchi di Fedagri.
Questa conferenza di presentazione di Macfrut digital 2020 si chiude con uno stuolo di consensi, e con il trascinante entusiamo di patron Piraccini: “Sono certo che di espositori non ne perderemo, ma ne acquisiremo”.
Ci vediamo a settembre allora, in piattaforma.
Sara Rossi