Il Memoriale della Shoah sorge nei pressi della Stazione Centrale di Milano, al binario 21, laddove tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei, rastrellati a Milano e in Lombardia, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen ma anche ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.
Da ieri e sino a stasera, in occasione del Giorno della memoria, il memoriale apre le sue porte a tutti i cittadini interessati a scoprire o a tornare in questo luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente.
Oggi 27 gennaio, dalle 9.45 alle 18.45, è possibile effettuare visite sia guidate che libere al Memoriale della Shoah. Per ciascuna tipologia di visita è obbligatoria la prenotazione on line dove selezionare la fascia oraria desiderata (è possibile accedere alle visite in loco solo nel caso di disponibilità residua nelle fasce orarie, compatibilmente con la capienza e con le prenotazioni già pervenute).
All’interno del Memoriale è possibile visitare anche la mostra Cento giusti del mondo di Jean Blanchaert, che vede l’esposizione di 18 tavole originali dell'artista: un viaggio tra le storie di donne e uomini giusti, persone che in diverse situazioni e luoghi hanno mostrato integrità e coraggio, aiutando chi in quel momento era vittima di discriminazioni al punto da mettere a repentaglio la propria incolumità.
Domenica 26 gennaio, inoltre, il Memoriale ha ospitato un edit-a-thon di Wikipedia durante il quale 10 o più giovani dei gruppi Rom, Sinti e Jenisch che collaborano con l'Associazione di Volontariato Opera Nomadi Milano, affiancati da un numero analogo di wikipediani appartenenti ai progetti di Wikipedia Persecuzioni, deportazioni e crimini del periodo nazi-fascista e Donne e Shoah, hanno prodotto insieme contenuti per l’enciclopedia libera più famosa al mondo, con l’obiettivo di raccontare e ricordare le persecuzioni e lo sterminio di Rom e Sinti in tutta Europa. Dopo la fase laboratoriale, alle 18.00 l’auditorium del Memoriale della Shoah ha ospitato un incontro conclusivo a cui ha partecipato, tra gli altri, Goffredo Bezzecchi, rom harvato, sopravvissuto al porrajmos dopo essere stato internato nel campo di Tossicia.
Altri eventi per non dimenticare
Oggi, lunedì 27 gennaio, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è in programma il concerto del Giorno della Memoria 2020: in scena lo spettacolo musicale Il Ballo di Irène, scritto e diretto da Andrea Murchio e interpretato da Alessia Olivetti.
Mentre domenica 2 febbraio, il Memoriale della Shoah ospiterà un incontro organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica di Milano a cui parteciperà la senatrice a vita Liliana Segre, partita dal binario 21 del Memoriale proprio il 30 gennaio del 1944.
Nel corso di tutto il mese di gennaio 2020, il Memoriale della Shoah prolunga i suoi orari di apertura alla cittadinanza:
il lunedì dalle 9.30 alle 19.30, dal martedì al giovedì dalle 09.30 alle 16.30, il venerdì dalle 09.30 alle 14.00 e domenica dalle 10.00 alle 17.00.
Per ulteriori info e per prenotare una visita, consultare il sito del memoriale.
Il Giorno della Memoria, perché oggi?
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
La redazione