ALLA TENUTA IL RADICHINO DI ISCHIA DI CASTRO (VT) SI RINNOVA LA FESTA DELL'ENOGASTRONOMIA DEI FRATELLI PIRA
Per la 14° edizione la Famiglia Pira di Ischia di Castro, nell’Alta Tuscia Viterbese, ha ospitato nella sua tenuta biologica Il Radichino la kermesse enogastronomica Piritaly, che celebra il gusto e la qualità di un'agricoltura rispettosa dell'ambiente e delle buone pratiche. Fattoria didattica, porta avanti da sempre una realtà agricola virtuosa con allevamento semibrado di pecore e capre e trasformando il latte in formaggi nel caseificio aziendale. Produce anche salumi di pecora con lunga stagionatura, come quelli maiali anch'essi allevati all'aperto in alcuni ettari di terreno a loro riservati.
Questa ultima edizione ha incassato numeri da record con un centinaio di stand e postazioni di degustazione e di relax tra il verde e oltre 1.500 visitatori hanno goduto di un programma ricco e goloso. L'idea che i fratelli Pira e la mamma Giuliana portano avanti - il papà Carmelo è scomparso lo scorso anno - è quella di coniugare il mondo dell’agricoltura con l’intrattenimento, promuovendo un turismo autentico e di valorizzazione, dedicato a viaggiatori consapevoli, che contribuisce a preservare territori e biodiversità. Ma l'idea fondante è anche quella di sostenere economicamente un'economia agricola di piccole e medie aziende che hanno difficoltà ad imporsi singolarmente nel grande mercato nazionale.
Erano presenti in maggioranza produttori della Tuscia e del Lazio che hanno portato in degustazioni le loro eccellenze, ma anche quelli di altre regioni, come Piemonte, Veneto e Calabria, con cui negli anni si sono consolidati rapporti di reciproco scambio trasformando la Tenuta Il Radichino in un punto di riferimento della cultura enogastronomica nazionale.
Questo contesto rurale di una campagna autentica e viva, in un clima di festa condivisa, è stata anche l'occasione di scambio tra professionisti della ristorazione e del beverage per collaborazioni e progetualità comuni. Tanti i giovani presenti, come visitatori e come futuri professionaisti dell'accoglienza grazie alla convenzione attivata con l'Istituto Alberghiero “A. Farnese” Sede di Ischia di Castro”. Con entusiasmo hanno affiancato nell'organizzazione e nel servizio lo staff de Il Radichino. Forte l'apprezzamento delle istituzioni locali e delle associazioni come l'AIG, l'Associazione Italiana Coltivatori.
Nei grandi spazi all'aperto, tra le sculture di Akelo, al secolo Andrea Cagnetti, e all'interno del ristorante addobbato con fiori, sono stati degustati vini, oli extravergine, prodotti da forno, saluni, formaggi, prodotti del mare trasformati e affumicati e caffè di realtà artigianali,mentre la chef stellata Iside De Cesare de La Parolina di Trevinano nel suo show cooking preparava a ritmo continuo la sua versione di uova al tartufo. Altri grandi chef non hanno fatto mancare la loro presenza, come Valeria Piccini di Montemeramo che gustando un panino si complimentava con gli organizzatori e gli espositori.
Molte ricette del ristorante dei Pira, che è aperto tutto l'anno, sono state replicate per gli ospiti, come la zuppa gnochetti fatti a mano al momento e i fagioli e tanti assaggi con taglieri di formaggi e salumi. E' stata un'occasione unica per gustare i Pisarei e Fasò di Danila Ratti del Ristorante Le Proposte a Corano, la Pizza fritta e le montanare di un mago dell'arte bianca come Mario Di Dato di O’Sarracino, la pinsa romana di Brillo, il Pan De Roma del pasticcere Salvo Leanza e dello chef Paolo Pannuti, le pizze classiche e gourmet di Romeo Capocroce e di Patrick Zanoni, gli strigoli alla filibustiera al sapore di mare del ristorante Il Pirata, le creme di nocciole bio dell'azienda Parano, i vini della Cantina laziale Silvestri fondata nel 1929, quelli dei Tre Cippi di Sorano, di Serafini&Vidotto, di Luretta del Castello di Momeliano di Piacenza e di tante altre cantine attive nella via della qualità e del rispetto della terra.
E ancora, sono stati apprezzati la carne alla griglia WeGrill, i cartocci di fritti a cominciare dalle costolette d'abbacchio dei pascoli della Tuscia, l'olio Evo di grande qualità Traldi, un'azienda virtuosa che è anche ristorante e agriturismo tutta la femminile, così come la calabrese BioSmurra guidata da tre sorelle che hanno portato in degustazioni purissimi succhi 100% di agrumi da agricoltura sostenibile.
E poi degustato molto altro, dal salmone Upstream ai dolci senesi Giolì fino, per concludere, all'amaro del Tumusso e al Sigaro Toscano.
Si è svolta anche un'asta di formaggi e una passeggiata naturalistica nella Selva del Lamone. Incredibile vedere tante specialità con la presenza dei loro produttori, felici di raccontarsi, in una fiera tanto rappresentativa e vivace organizzata e concentrata in un giorno con panto impegno in un contesto agricolo, in aperta campagna.
Come in una grande tavola diffusa emergeva una forte senzazione di amicizia, in nome del buono e del bello della natura e della passione che per un giorno ha riunito tante persone nel comune amore per la terra. A questa festa "di famiglia" non è mancata la presenza delle Fattorie Solidali, una cooperativa che dal 2007 con l'attività agricola biologica favorisce l'inclusione di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione.
Non sono mancati negli anni ai fratelli Pira gli apprezzamenti nazionali, come come la medaglia d’oro agli Alma Caseus Awards a Cibus 2016 per la loro Toma Reale, o il premio alla carriera per Carmelo Pira, assegnato agli Italian Cheese Awards del 2019. Oggi i fratelli Pira Tonino, Gianni e Francesca e la mamma continuano a puntare sempre più in alto, con innovazioni continue.
E' rimasta nella memoria la cultura della Sardegna da cui la famiglia emigrò negli anni '50 e al ristorante si possono gustare la zuppa gallurese, la pecora bollita, i malloreddus, il porceddu e le seadas al formaggio fresco. Tutto è biologico, certificato BioAgricert, e dalle 1500 pecore e 80 capre nascono 20 tipologie di formaggi unici, superpremiati. Percorsa con successo anche la via degli erborinati.
A Piritaly, nata tanti anni fa come fiera tecnica per il comparto agricolo e diventata importante a livello nazionale, si tirano ora le somme, con la forza del successo consolidato, e già si pensa alla prossima edizione, sempre come festa per dare il benvenuto all'estate e visibilità alle piccole aziende, ognuna unica per livello produttivo e potenzialità.
Mariella Morosi