Leiden, poesie sui muri

Passeggiando per l'incantevole città universitaria di Leiden si rimane piacevolmente sorpresi dalla presenza di ben 107 poesie scritte sui muri.
Il progetto, che porta il nome di “Poesie sui muri” (Gedichten op Muren), voluto dall’associazione “Tegen-Beeld” e da alcuni abitanti della città, ebbe inizio il 9 ottobre 1992 quando, esattamente 100 anni dalla sua nascita, venne dipinta la poesia della poetessa russa Marina Tsvetajeva sul muro che si trova all’angolo tra Kloksteeg e Nieuwsteeg. Vari furono gli obiettivi del progetto: oltre che servire ad abbellire le pareti delle case e dei palazzi del centro storico, le poesie dovevano far fermare i passanti, stimolarli attraverso l’immagine delle lettere e soprattutto farli riflettere su ciò che i poeti avevano voluto trasmettere. Il progetto prosegue ancora oggi con l’aggiunta di nuove poesie.
Non è un caso che il progetto si sia sviluppato proprio in questa città dove si respira cultura ad ogni angolo. Molti scrittori sono nati o hanno studiato a Leiden, da Piet Paaltiens a J.C. Fiore, Maarten Biesheuvel, Jan Wolkers e Maarten 't Hart. La città conserva inoltre un patrimonio storico-artistico di grande valore e vanta la presenza di ben 13 musei e di magnifiche architetture storiche.
Poiché molte poesie si trovano soprattutto nel centro città e sono poco distanti tra loro, è possibile seguire degli itinerari a piedi, grazie ad una cartina dipinta esposta davanti al grand-café "De Stadthouder" in Nieuwe Rijn 13. Partendo per esempio dalla stazione centrale, si può seguire un itinerario che dura dalle due alle tre ore, rimanendo all’interno della zona dei canali. L’itinerario porta non solo alla scoperta delle poesie murali ma conduce anche a vedere i punti più belli della città.

Una caratteristica fondamentale del progetto è l’internazionalità delle poesie: a Leiden sono infatti rappresentate poesie in 35 lingue diverse; sotto ogni poesia è riportato il nome dell’autore e, per le poesie non in olandese, è presente un cartello con una traduzione in inglese.
In questo modo è possibile quindi stabilire una parità tra le lingue e allargare i propri orizzonti: la lingua rappresenta infatti la cultura e attraverso le poesie si possono conoscere culture lontane e in qualche modo fare un giro del mondo.
Grazie a queste poesie è possibile notare come la rappresentazione delle lettere cambi da una lingua all’altra, dalle righe verticali della lingua giapponese, all’eleganza dell’arabo, alla forza del cirillico della lingua russa. Questa particolare rappresentazione fa sì che anche chi non conosce la lingua possa comunque comprendere il senso della poesia.
Ai visitatori stranieri fa sempre piacere scorgere una poesia nella propria lingua. Accade spesso, ad esempio, che i turisti russi si emozionino di fronte alla poesia di Marina Tsvetajeva.

http://www.muurgedichten.nl/plattegrond.html