Milano, Riccardo Fogli a Tempo di Libri

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Si è aperta la prima edizione di Tempo di Libri, debutto milanese della fiera dell’editoria. Apprezzata la location di Rho Pero, più concentrata e fruibile rispetto alla sorella maggiore del Lingotto, ma con qualche pecca a livello organizzativo. Decine, ad esempio, gli eventi per i più piccoli cancellati a causa di tardivi inviti spediti alle scuole che avevano già stanziato, e per la maggior parte sfruttato, i budget per le uscite scolastiche, scarse le presenze agli innumerevoli eventi che si sono succeduti a ritmo serrato dal 19 al 23 aprile negli spazi dedicati della fiera. Complice anche la scissione tra Torino e Milano e la scelta economica obbligata per cui la maggior parte degli editori è stata costretta a scegliere l’una sede boicottando l’altra, visitatori e operatori sono stati ampiamente al di sotto delle aspettative. Ma si sa che ogni novità necessita di messe a punto e sentore comune, tra una pacca sulla spalla e l’altra, è: “L’anno prossimo si farà meglio”. Non resta che verificare la tenuta della storica piazza torinese il prossimo 18-22 maggio. Tra gli eventi più partecipati, showcooking a parte, c'è stata la presentazione del libro autobiografico di Riccardo Fogli: “Un uomo che ha vissuto. Storie di tutti i miei giorni”, edito da Sperling & Kupfer. Da sempre seguito in ogni sua performance da uno stuolo di fans accanitissime, la sua presentazione del 20 aprile è stata letteralmente presa d'assalto. In genere le copie si firmano al termine della conferenza, ma lì il libro con la sua faccia in copertina ce lo avevano già tutte, e ben mezzora prima che il cantante cominciasse a parlare, una lunga fila di donne era pronta a farsi autografare l'opera. Tutti ricordano i successi più celebri di Fogli da “Storie di tutti i giorni”, a “Mondo” e poi l'avventura con i Pooh, con le parole il ragazzaccio ci sa fare, ma per scrivere della sua vita si è avvalso di quelli che egli stesso ha definito “i suoi angeli”, dapprima lo scrittore Tommaso Labranca, scomparso prematuramente lo scorso mese di agosto, e poi di Luca Rossi, che ha portato a compimento la biografia, riprendendo le fila del discorso laddove Tommaso l'aveva interrotto, facendo un ottimo lavoro. Il libro i cui capitoli sono scanditi ognuno da un particolare dress code, uno per tutti il frac che per gran parte della carriera di Riccardo lo ha segnato come un marchio a fuoco, scorre via veloce. Alla presentazione Marta Cagnola, voce storica di Radio24, ha ricordato con il cantante gli anni di Pontedera quando per sbarcare il lunario il nostro ha indossato la tuta blu alla Piaggio, per parlare poi dei primi successi, dell'inizio con i Pooh, dell'uscita dal gruppo a causa della sua relazione con Patty Pravo. Lo strappo con quelli che lui continua a chiamare “i miei fratelli” suscita sempre molto interesse, Riccardo Fogli la spiega molto semplicemente: “Ero giovane, i miei fratelli Pooh mi avevano messo alle strette costringendomi a scegliere tra loro e Nicoletta, io non ho preferito lei, ma ho scelto semplicemente la libertà”. Poi si parla di Viola Valentino, del suo primo figlio, ora suo road manager, per arrivare ai nostri giorni, alla sua piccola Memè, la figlia avuta qualche anno fa con la sua seconda moglie Karin Trentini e, soprattutto, di uno degli eventi musicali italiani del 2016: la Reunion dei Pooh, che ha visto, in occasione dei 50 anni di carriera, il gruppo ricompattarsi con il ritorno di Riccardo Fogli e Stefano D'Orazio. E' stato un anno di concerti e di grandi emozioni, chiusosi con l'ultimo concerto di dicembre a Bologna dove ogni ruggine non solo appariva dimenticata, ma si respirava un clima di autentico e indissolubile affetto, perché “Se uno è stato un Pooh, lo resta per sempre”.

Sara Rossi