Primavera di Praga, 50 anni fa

praga piazza venceslao palach 464 r20x  Per gli appassionati di storia e cultura, questo è decisamente l’anno in cui progettare una vacanza in Repubblica Ceca. Non solo si celebrano con numerose iniziative nell’arco dell’anno i 100 anni dalla fondazione della Cecoslovacchia nel 1918, ma, sull’onda del fermento per il 50° del Sessantotto nel mondo, i riflettori tornano ad accendersi sulla Primavera di Praga.

Qui, in un clima di malcontento verso il regime, il moto popolare che appoggiava la democratizzazione si diffuse soprattutto tra intellettuali e studenti, che appoggiavano il tentativo di liberalizzazione politica dal dominio sovietico promossa dal riformista slovacco Dubcek. Il processo di riforma ottenne largo sostegno popolare, investendo importanti aspetti della vita politica ed economica del Paese: maggiore libertà di stampa, federalizzazione del Paese, riattivazione dei partiti non comunisti e delle organizzazioni di massa, riorganizzazione del sistema produttivo, apertura ai Paesi occidentali, decentralizzazione amministrativa e maggiore autonomia dall’URSS…

Unione Sovietica che, ovviamente, non gradì e, sentendosi minacciata, inviò soldati e carri armati a occupare il Paese. L’ardito tentativo di costruire “un socialismo dal volto umano” fu subito sedato e nel periodo successivo si moltiplicarono le proteste non violente e persino quelle suicide, come quella simbolo dello studente Jan Palach e degli altri che lo emularono.

La Primavera di Praga fu una “alzata di testa” che durò solo qualche mese, dal 5 gennaio (salita al potere di Dubcek) al 20 agosto (spedizione armata sovietica) del 1968, ma che ha lasciato il segno nella politica nazionale e internazionale. Oltre che nella musica, nella letteratura e nelle arti in genere. Insomma, una rivoluzione incompiuta ma non per questo combattuta invano.

Uno spunto in più per visitare Praga e calpestare quelle strade e quelle piazze allora invase di uomini e carrarmati e per rintracciare un po’ anche della nostra storia… Non solo, anche per ammirare le architetture dell’epoca immaginando i fatti cui hanno fornito lo sfondo, i movimenti che le hanno fatte vibrare.

Inoltre, per l’occasione, dal 19 aprile al 9 settembre nel “corridoio mitologico” di Palazzo Wallenstein (sede del Senato) sarà possibile visitare un’interessante mostra fotografica dedicata proprio al 50° della Primavera di Praga. Stessa sede, ma a partire dal 13 settembre e fino al 13 gennaio 2019, per la mostra “Il Patto di Monaco del 1938 nel contesto della storia europea del XX secolo“, che celebra invece gli 80 anni dal trattato che smembrò la Cecoslovacchia. (Praga, la lapide per Palach e Zajic in piazza Venceslao nelle foto On the Road)