Auto, treno, aereo ecco cosa mangiamo (di Paola Drera)

 

pasti in treno  Ci siamo, le vacanze sono arrivate ed è ora di partire. Valige pronte, piante affidate ai vicini, gas chiuso, un ultimo controllo ai documenti di viaggio e via!

Dove andate poco importa, la domanda è: come raggiungete la vostra destinazione? Si perché a seconda del mezzo di trasporto che userete incontrerete (o vi scontrerete…) con del cibo da consumare sul percorso.
La più usata statisticamente è l’auto e chi non ha mai fatto una sosta in Autogrill? Autogrill fa sicuramente parte della tradizione italiana, non a caso è il primo operatore nel mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia. Negli ultimi anni Autogrill è cambiato, rispondendo al richiamo del chilometro zero, del cibo sano per una pausa più salutare sia per lo stomaco che per il cervello. E proprio in questi giorni hanno aperto i battenti gli Autogrill Più, nuovo concept autostradale, creato per soddisfare le esigenze dei clienti con un’offerta food ancora più ricca e diversificata.
Autogrill Più è una grande piazza su cui si affacciano tante botteghe adatte alle più disparate esigenze, nuovo anche il modello di servizio che tiene in considerazione la tipologia di pausa che si vuole fare: per chi ha fretta c’è l’area Fast, quella del mordi e fuggi e del take-away, o per rilassarsi comodamente seduti si trova l’area Comfort.
Ci sono ancora i panini storici, come il Camogli e altre tentazioni similari con attenzione al pane e ai salumi del territorio. Pizze e focacce con impasto a lunga lievitazione naturale e farciture che seguono la stagionalità dei prodotti.
Per i salutisti, vegetariani e vegani c’è Mr Good dedicato ai prodotti healthy e green, con iced tea, spremute, smoothies, bowl di frutta.  Autogrill 3
Super Salad, pronte o da comporre, cucina italiana preparata al momento tra pastasciutte e bistecche ai ferri.
Gusti di Strada, nuovo format di Autogrill dedicato allo street food italiano, La Piadineria, dove scegliere tra 31 diverse ricette, con 3 tipi di impasto: classico, integrale e kamut.
E poi gli hamburger gourmet dove protagonista è la qualità assoluta dei prodotti freschi utilizzati e cucinati al momento.
Poi c’è chi sceglie di muoversi in treno ed ecco cosa aspetta i passeggeri di Trenitalia. A bordo dei Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca un servizio ristorazione che (dicono) soddisfa tutti i gusti. Anche qui proposte innovative, moderne e originali realizzate abbracciando la filosofia del “sano e buono” partendo quindi da ingredienti freschi e di stagione. "Pasto a bordo" è il nuovo servizio che permette di prenotare pranzo o cena già al momento dell’acquisto del biglietto.
Sui Frecciarossa in cui è attivo il servizio ristorante nella carrozza FRECCIABistrò si può comprare il “Menù Frecciarossa”, composto da penne lisce al sugo biologico di pomodoro con basilico, tris di formaggi e miele millefiori, macedonia, acqua e caffè. Nella carrozza FRECCIABistrò il posto viene riservato al momento della prenotazione.
Sui Frecciarossa 1000 si può scegliere fra i tre Menù "Easy Gourmet": "Carlo Cracco", "Tradizione Italiana" e "Freschi Sapori". Si resta comodamente seduti al proprio posto e i pasti saranno serviti direttamente lì.
Ma se il viaggio è davvero lungo, magari intercontinentale, l’aereo è l’unica soluzione. Ecco questo è il mezzo dove “la classe non è acqua”, proprio nel senso che a seconda che si tratti di First, Business o eEconomy le diversità alimentari sono davvero abissali (come la differenza di prezzo del biglietto del resto!).
Per affrontare al meglio un lungo viaggio intercontinentale è importante fare attenzione all’alimentazione, per evitare malesseri e stanchezza all’arrivo a destinazione. Durante i voli a lungo raggio vengono solitamente serviti più pasti in base alla durata e tenendo in considerazione anche il fuso orario, in modo da abituare già il corpo allo spostamento delle lancette dell’orologio. Purtroppo però è innegabile che i pasti in aereo sono tutto tranne che salutari. Piatti surgelati e riscaldati, ricchi di grassi e condimenti sono difficili da digerire per il nostro organismo obbligato alla sedentarietà per molte ore. Dunque quando ci presentano la fatidica domanda “Chiken or Beef or Fish?” la soluzione migliore sarebbe semplicemente ringraziare e rifiutare oppure limitarsi a mangiare ciò che accompagna il pasto, ovvero cracker, formaggio, frutta, qualche traccia di verdura. Per fortuna però, ultimamente molte compagnie stanno puntando sempre di più sulla qualità del servizio di ristorazione come arma per sbaragliare la concorrenza. Alcune di quelle più quotate si stanno infatti impegnando non solo ad offrire ai propri passeggeri una più vasta scelta di piatti, ma lo fanno anche con una certa ricercatezza.
Per chi ha particolari esigenze alimentari, dovute ad allergie, problemi di salute, regimi dietetici o motivi religiosi, c’è la possibilità di scegliere menù alternativi nei viaggi intercontinentali. In questo caso il passeggero deve segnalare alle compagnie aeree le proprie esigenze quando prenota il volo o almeno 24 ore prima della partenza. È importante, se si deve affrontare un lungo viaggio e si hanno particolari esigenze, contattare la compagnia o consultare il sito web per vedere le proposte di menù prima di prenotare.
Ecco, tra un panino in autostrada, un vagone ristorante e un vassoio ad alta quota alla fine si arriva a destinazione e il modo migliore per scordare tutto è buttarsi alla scoperta della cucina locale. Buone vacanze a tutti.

Paola Drera