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La Valtellina, tra cibo sano, vino e sport (di Paola Drera)

montespluga copia  “La Valtellina alimenta lo sport - Cultura enogastronomica e vita attiva” ha inaugurato il fitto calendario di iniziative della 35^ edizione di Grappolo d’Oro (7-16 settembre 2018), manifestazione legata proprio alla celebrazione dei prodotti del territorio valtellinese e in particolare dei suoi pregiati vini. “Non posso che esprimere la soddisfazione di ospitare, nell’ambito della manifestazione nata per celebrare la grandezza del vino valtellinese, un evento che mette in risalto il valore complessivo delle nostre eccellenze enogastronomiche” – ha dichiarato aprendo i lavori il Sindaco di Chiuro Tiziano Maffezzini. “Da sempre il territorio provinciale punta alla qualità dei propri prodotti, che ormai rientrano nelle abitudini quotidiane di chi predilige un’alimentazione sana e naturale.”
Una centralità sottolineata anche da Massimo Sertori, Assessore agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni di Regione Lombardia: “Oltre alle indiscusse perle a livello naturalistico e paesaggistico, la Valtellina spicca tra le province montane lombarde e italiane per le sue eccellenze enogastronomiche, prodotti tipici della tradizione contadina le cui tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione si tramandano da generazioni. Caratteristiche che la rendono perfetta tanto per gli amanti della buona cucina, quanto per gli sportivi e i sostenitori di uno stile di vita sano e attivo, che qui possono combinare ai piaceri della tavola la possibilità di cimentarsi in diversi sport all’aria aperta.”
Per tutelare e valorizzare questo inestimabile patrimonio riunendo Consorzi di Tutela, associazioni e aziende produttrici è nato il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina, rappresentato da Marco Chiapparini che ha ricordato come: “Il lavoro di squadra da parte di tutti gli attori del territorio - Istituzioni, Consorzi, Aziende e Privati - permette di creare sinergie importanti e di promuovere al meglio, all’Italia e all’estero, la Valtellina e le sue eccellenze. Frutto di queste sinergie è ad esempio il percorso promozionale Taste The Alps, attraverso il quale stiamo presentando in Italia, Francia e Germania i prodotti DOP e IGP del territorio valtellinese: un progetto ambizioso che ci rende particolarmente orgogliosi e che siamo convinti potrà contribuire ad aumentare la conoscenza della Valtellina e conseguentemente il consumo delle eccellenze locali.”
Casimiro Maule, enologo di decennale esperienza e tra i più grandi interpreti del terroir valtellinese, introdurrà con la sua testimonianza una riflessione sul ruolo etico e culturale degli operatori del comparto agro-alimentare: è anche grazie al loro intervento che i prodotti presenti sulle nostre tavole parlano delle tradizioni, dei valori ma anche del futuro e della sostenibilità del territorio di provenienza.
L’imprenditore di origini valtellinesi Giacomo Pedranzini, CEO di Kometa 99 zrt, realtà primaria nella lavorazione delle carni suine e nella produzione di salumi, ha spostato il focus della discussione dalla tavola agli allevamenti e gli impianti produttivi, offrendo la sua peculiare visione: “La proposta di una nuova via di mezzo, fra l’agricoltura industriale e quella biologica. E’ la strada del ritorno al buon senso ed ai ritmi della natura, prudentemente influenzati dalla mano dell’uomo: la filosofia dell’HonestFood, che rimettendo al centro del nostro agire il principio dell’onestà, abbandona gli eccessi e lavora, rispettando l’ambiente ed il benessere degli animali, per offrire ai consumatori cibo buono e sano, a prezzi accessibili.”
Una responsabilità nei confronti dell’intera filiera che coinvolge anche i responsabili della GDO: su questo tema è intervenuto anche Oreste Santini, Presidente di Consorzio Europa, associazione di operatori della vendita al dettaglio che opera sotto l’insegna Sigma in Lombardia e altre regioni del Nord Italia.

GUSTARE E IMPARARE, UN’ESTATE PER PROVARE
L’estate è fatta per le vacanze, per il riposo, per il relax, ma perché non anche per imparare qualcosa? C’è chi va all’estero per migliorare una lingua, chi si butta su qualche sport e chi, appassionato di natura e cucina, dedica il proprio tempo libero alla scoperta di come nascono alcuni prodotti e si cimenta pure, con l’aiuto degli esperti locali, nella loro preparazione. sciatt 2 r20x
Per chi si riconosce in questo identikit e ama la montagna, la risposta giusta è Valtellina.
Posizionata a nord della Lombardia e forse più conosciuta per i suoi inverni fatti di neve e sci, la proposta estiva della Valtellina per imparare all’aria aperta, senza rinunciare al divertimento, comprende innumerevoli possibilità tra cui le fattorie didattiche, dove poter osservare da vicino e apprendere l’antico e nobile mestiere dell’allevatore. I paesaggi della Val di Mello e dei Bagni della foresta di Masino, uniti alla mite temperatura estiva, sono le condizioni ideali per concedersi un pic nic, circondati dalle bellezze naturali di questa valle che è riconosciuta dalla Regione come Riserva Naturale.
In Valtellina sono innumerevoli i luoghi in cui godersi del buon cibo all’aria aperta: tra Aprica e Trivigno, nella Riserva Naturale di Pian di Gembro, tutti i visitatori hanno l’occasione di fare un tuffo nel passato e scoprire le rarissime specie vegetali dell’era post glaciale, che rendono questa zona un gioiello di grande interesse botanico e paesaggistico. Infine un altro luogo da scoprire e adatto per una piacevole sosta all’ora di pranzo è il Giardino Alpino Valcava. Senza essere degli stambecchi, si raggiunge comodamente a piedi da Madesimo attraverso percorsi segnalati.
Dopo una giornata a esplorare il territorio, la sera è il momento giusto per godersi le tradizioni gastronomiche locali. Ovunque andiate li troverete, ma se decidete di provare a casa in anteprima, ecco la ricetta.
SCIATT (per 4 persone)
TEMPO DI COTTURA: 5 minuti
INGREDIENTI: 300 grammi di farina di grano saraceno; 200 grammi di farina bianca; 300 grammi di formaggio”Casera”; 2 cucchiai di pane grattugiato; 1 bicchierino di grappa; acqua gasata; olio per friggere; un pizzico di lievito.
Impastare la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando dell’acqua gasata fino ad ottenere un composto abbastanza consistente. Unire il formaggio tagliato a dadini, il pane grattugiato, un pizzico di lievito e la grappa. Fate scaldare l’olio in una pentola capiente, quando inizia a friggere, fatevi scivolare un po’ di impasto aiutandovi con un cucchiaio. Cuocetene pochissimi alla volta in modo da evitare che gli sciatt si attacchino assieme. Lasciateli gonfiare e colorire, scolateli e serviteli con cicoria condita.
Poi però fatevela una bella camminata perché, come potete immaginare, gli sciatt non sono proprio la cosa più dietetica al mondo.
Paola Drera