Un progetto fotografico di Stefano Torrione, a cura di Augusto Golin, con la supervisione di Maurizio Veronese (Vice Presidente della sezione e responsabile della Commissione Cultura del CAI Bolzano) che racconta, per immagini, leggende e misteri dei popoli alpini.
Dal 27 aprile al 31 agosto 2021 al Museo Civico di Bolzano il CAI Bolzano, in occasione dei 100 anni dalla sua costituzione, presenta l'esposizione di 78 fotografie di grande formato che mettono in mostra più di settanta eventi, tra Liguria e Friuli, documentati dall’autore nei cinque anni di lavoro dedicati al progetto, creando uno scenario “terrificante e magico”, ricco di storie da raccontare e che testimonia, al contempo, la voglia di resistere all’omologazione del mondo contemporaneo.
Il CAI, Club Alpino Italiano, fonda la sua nascita sulla conoscenza, l’amore, il rispetto e la preservazione della montagna, e gli scatti del fotografo valdostano Stefano Torrione sono il miglior modo per celebrarla, ripercorrendo le tappe di un Anno Solare nelle Alpi, documentando per immagini riti, leggende e tradizioni popolari delle genti alpine, tra passato e presente.
Le Alpi sono le montagne più famose al Mondo, le più popolate, le più raccontate e studiate e da lì sono passati Romani, Celti, Reti e Germanici, e vi abitavano già Salassi, Camuni e Leponzi.
Dal Piemonte al Friuli un filo conduttore di Magia e Mistero lega tutti i riti che vengono rappresentati e che segnano il rapporto intrinseco che le popolazioni autoctone hanno con il territorio, con calendario della vita contadina e con la natura circostante: dalla leggenda delle Anguane a quella dell’Uomo Selvatico e dei Krampus, dai fuochi Epifanici a quelli del Solstizio d’estate, dai falò del Diavolo a quelli in alta quota, dalle rappresentazioni dei Lupi a quelle degli Orsi, dai riti Primaverili a quelli di Aratura propiziatoria, dai Guaritori mistici ai riti Arborei, dai rituali di passaggio ai canti epitalamici e, ancora, dalla notte delle Streghe a quella delle Stelle.
Nelle Alpi le credenze pagane sono sopravvissute al Cristianesimo, mischiandosi ad esso e dando vita a una cultura arcaica e mistica per il controllo spirituale e temporale degli eventi e la mostra ne restituisce un affresco composito coinvolgente e affascinante, che illustra le differenti sfaccettature di un’unica cultura millenaria, legata a quel territorio e alle popolazioni che lo abitano da generazioni: dai popoli occitani ai sudtirolesi, dai ladini ai valdostani, dai cimbri ai friulani.
Maurizio Veronese, vicepresidente del CAI di Bolzano e referente per le attività culturali dell’associazione afferma: “La mostra è un magnifico ritratto della cultura alpina, nel quale si potrà apprezzare la ricchezza e il fascino di un progetto che, come in un gioco di specchi, riflette squarci di vita dei piccoli mondi alpini, separati tra di loro da vallate impervie, ma uniti in un unico spirito.”
“Si tratta, sottolinea il curatore Augusto Golin, di una serie di riti che hanno un’origine comune, come affermato dall’etnologo Giovanni Kezich. Un grande puzzle che si è frantumato disperdendosi nei territori alpini ma che hanno una fonte condivisa. Riti legati al calendario contadino, al cambio delle stagioni, al fuoco purificatore ma anche rigenerativo; le gesta di uomini inselvatichiti con sembianze di orsi, lupi e diavoli, l’acqua e la terra che produce frutti per gli uomini e gli animali, per finire con i riti legati all’Avvento. La rinascita e la sopravvivenza di queste tradizioni le ha viste trasformarsi nuovamente, alcune diventando un fenomeno turistico, in particolare i riti legati al Carnevale, altri mantenendo un carattere più intimo”.
All’esposizione AlpiMagia si accompagna l’omonimo catalogo della mostra, edito da Stefano Torrione Editore, che presenta 85 fotografie e alcuni testi dello scrittore Premio Strega Paolo Cognetti.
La mostra è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Bolzano e della Fondazione Dolomiti Unesco, al supporto degli uffici cultura della Provincia Autonoma di Bolzano e del Comune di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige e allo sponsoring di Banca Popolare, Potenza Assicurazioni, Salewa, Microgate, Finstral e Stuefer Bau. Il CAI Bolzano ringrazia per la collaborazione anche l’Associazione Nazionale Alpini di Bolzano e il Soccorso Alpino.
La redazione
le immagini
- Stefano Torrione, Friuli - Alla luce delle fiaccole i Krampus scendono dai boschi
- Stefano Torrione, Alto Adige - Scheibenschlagen in Val Venosta
- Stefano Torrione, Veneto - Le anguane di Lagole