Val Camonica, apre il nuovo Museo Archeologico Nazionale

L'11 giugno verrà inaugurata a Cividate Camuno, in provincia del Brescia e nel cuore della Valle Camonica romana, la nuova sede di una delle una delle realtà archeologiche più sorprendenti dell’intero arco alpino che ora avrà un centro espositivo più grande e centrale.
05 Museo Cividate nudo eroicoTra i capolavori esposti: la maestosa dea Minerva dal santuario di Breno e il nudo eroico dal foro della Civitas Camunnorum.

La ricollocazione, che ha chiesto un grande sforzo operativo ed economico, è ormai completata nell’antica Civitas Camunnorum, grazie all'iniziativa del Comune e della Direzione Regionale Musei Lombardia, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia e il contributo di Regione Lombardia e della Comunità Montana di Valle Camonica.

Alla presenza della responsabile comunicazione della Direzione regionale Musei Lombardia, Giordana Campanella, la Direttrice regionale, Emanuela Daffra, afferma come la nuova ricollocazione sia un atto coraggioso e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, i nomi sono moltissimi, tra tutti spicca quello dell'architetto Filippo Maria Gambari, da poco scomparso e che era alla sovrintendenza quando il progetto è stato avviato.

L'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, dopo aver ricordato a sua volta l'amatissima figura di Gambari ed il suo essenziale apporto, tira il bilancio dell'anno di chiusure appena trascorso, con una flessione di ingressi dei luoghi museali lombardi del 75%. All'indagine hanno risposto 188 musei su 195, un campione molto rappresentativo: “Si tratta di uno scenario drammatico a cui bisogna prestare una grande attenzione. Sulla base di questi dati il cambio di sede del Museo Archeologico Nazionale della Val Camonica è un atto coraggiosissimo. Occorre riabituare le persone alla cultura per poter ricostruire la socialità nei nostri territori partendo proprio dai musei”.

Luca Rinaldi, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brescia e Bergamo – MIC sostiene che il nuovo museo dovrebbe essere il fulcro del tanto decantato turismo di prossimità.

A svelarci di più sul progetto e della storia del primo museo è l'appassionata Serena Solano, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Berg03 Minerva particolareamo e Brescia, direttore dei Parchi della Valle Camonica romana e curatore scientifico del progetto del nuovo museo sin dagli albori, nel 2014: “Il museo, nato nel 1981, compie 40 anni ed è stato il primo museo archeologico nazionale inaugurato in tutta la Lombardia. Rappresenta una realtà unica per la monumentalità delle evidenze archeologiche. Se oggi siamo qui è grazie all'azione sinergica di chi ci ha preceduto”.

La missione del Museo – evidenzia Serena Solano, – è quella di raccontare l’incontro fra Camuni e Romani, illustrando i cambiamenti e le novità insieme agli aspetti di sovrapposizione e continuità. La Valle Camonica infatti esemplifica in maniera straordinaria la romanizzazione di un territorio alpino, attraverso siti ed evidenze archeologiche, anche di carattere monumentale, che consentono di declinare il processo nei suoi molteplici aspetti, dalla trasformazione del territorio, allo sfruttamento delle risorse, ai culti, agli insediamenti, agli aspetti della vita quotidiana, agli spazi pubblici, alla sfera funeraria. Il nuovo museo, con rimandi anche ai luoghi vicini, contestualizza i ritrovamenti della Valle Camonica nel quadro più ampio dell’arco alpino, ponendosi così come un museo della romanizzazione delle Alpi”.

Nelle otto sezioni del nuovo Museo, realizzato su progetto architettonico e di allestimento dello Studio di Architettura Volta di Brescia, sono proposti i materiali di età romana trovati a Cividate Camuno e nel territorio: una ricca collezione epigrafica, importanti elementi architettonici e scultorei e ricchi corredi funerari dalle necropoli, con pendenti e amuleti anche in oro e argento, non solo preziosi ma anche carichi di valenze simboliche.

Il Museo è perciò cuore, punto di partenza e di arrivo del percorso della Valle Camonica romana che a Cividate Camuno, antica Civitas Camunnorum, ha come altre tappe l’area del foro e il Parco Archeologico del teatro e dell’anfiteatro e non lontano, attraverso un piacevole percorso ciclo-pedonale lungo fiume, il Parco Archeologico del Santuario di Minerva in località Spinera di Breno.

Il sindaco di Cividate Camuno, Cirillo Ballardini, esprime orgoglio per avere la fortuna di arrivare come primo cittadino alla fine di questo lungo percorso di riqualificazione.

Maria Giuseppina Ruggiero, Direttore del Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica, ritiene che quest'inaugurazione sia solo una tappa di un percorso della storia. Non ci si ferma qui: “Occorre lavorare in sinergia estendendo la collaborazione a tutta la popolazione della valle. Per creare spazi vivi, fruibili, da andare a visitare e in cui ci sente a casa, esclusivamente così sarà possibile tornare ad immaginare un futuro. Solo con la consapevolezza delle proprie origini è possibile diventare testimoni e promotori della loro bellezza”.

Sara Rossi


per ulteriori informazioni consulate il sito del Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica

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