Nel bene e nel male la Sicilia è la chiave di tutto

palermo"L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto.." (Johann Wolfgang von Goethe)

Forse la frase di Goethe è azzardata poichè l'Italia è la penisola piu bella e ricca di risorse culturali nel mondo. Ma nel bene e nel male la Sicilia è la chiave di tutto. Terra complicata, difficile da descrivere in poche parole: chi è nato e vissuto sa cosa significa, chi ci ha trascorso un breve periodo anche solo vacanziero, lo ha scoperto. Ci sono momenti piu bui, tristemente evocati, epecorella momenti più lieti, leggeri. Alla vigilia di nuove elezioni comunali Palermo, il capoluogo siciliano, si presenta in una veste un pò dimessa, confusa. Per l'occasione ce lo racconta un esponente della società palermitana, Davide Pecorella - consulente aziendale, tributarista e candidato consigliere   - con una chiacchierata informale e un incontro casuale davanti al Porto di Palermo.

" Intanto piu che confusa e dimessa direi che Palermo si presenta, ahimè, ai minimi storici - afferma Pecorella - Come può vedere anche lei, non ci sono parole per descrivere uno stato quasi di abbandono in cui la nostra città versa. Con l’arrivo dell’estate la situazione ovviamente è anche peggiorata. E le assicuro, davvero fa male al cuore vedere la mia città in preda all’incuria a causa del lassismo, della poca attenzione, della mancanza assoluta di senso civico da parte di alcuni cittadini ma anche dell’inerzia di chi ci governa".

- La sua è una passione per la politica coltivata da sempre oppure un innamoramento successivo, tardivo?

"Da sempre, fin da ragazzo mi sono occupato e appassionato alla politica. Però ho un principio, un credo: l' impegno politico deve essere reale, non di facciata ma reale .Ci vuole un collegamento fra progettazione e attuazione. Alle idee ci vuole un seguito. Ci vogliono i fatti".

 - Quali sono i temi primari che vorrebbe attuare nella sua ipotetica futura agenda politica?
"Partiamo dalla realtà: migliorare la viabilità (strade, parcheggi, servizi) con un occhio di riguardo per il turista, proprio come lei, che si trova nella nostra città in questi giorni". 

- A quali tipologie di turismo si riferisce?

È necessario favorire il turismo, in tutte le sue forme: culturale, archeologico, enogastronomico, balneare, solidale, religioso, congressuale.
Servono iniziative politiche che favoriscano, ed implementino i servizi per i turisti e che rendano il loro soggiorno unico, confortevole, facendoli ritornare quanto prima e con sempre maggiore frequenza e ciclicità. E' necessario quindi rimediare ai disservizi, aumentare i mezzi di trasporto (navette ad esempio), abbonamenti di breve durata. Pensiamo al turismo enogastronomico; la cucina mediterranea è fatta di mille prodotti e migliaia di sapori e profumi e la cultura del cibo e del mangiare bene e sano sono insiti nella nostra civiltà gastronomica, culla del Mediterraneo.
Nel corso dei secoli sapienti e abili mani di cuochi hanno saputo assemblare i prodotti, e tramandare da madre a figlia, da nonne a nipoti, ricette non scritte che la tradizione orale ha permesso di arricchire ogni volta con qualcosa di nuovo, così che ad ogni preparazione si aggiunge o si toglie un ingrediente, un’essenza, rendendo il piatto originale, unico, irripetibile. Medesime cose possono riferirsi al turismo culturale con la valorizzazione degli eventi e delle attrattive di cui la nostra città è piena.”

Fra qualche giorno si elegge il futuro Consiglio Comunale della Città di Palermo. Quindi nel suo programma ha espresso l’intenzione di promuovere il turismo e la cultura in tutte le loro forme. E' una priorità dunque?

Le priorità sono molteplici e ovviamente c'è sempre un programma di confronto e di dibattito con l'opposizione. Ma sicuramente valorizzare e promuovere il nostro territorio è una priorità per tutti, in primis per me. La Sicilia è terra di straordinaria complessità culturale frutto di una storia millenaria e Palermo in particolare, può diventare il perfetto laboratorio per la sperimentazione di modelli differenti e nuove tecnologie che consentano di riprogettare il rapporto tra la città ed il turismo culturale.
La mia proposta non vuole limitarsi ad un semplicistico “il futuro della città è nel turismo” ma vuole stimolare il dibattito coinvolgendo i principali settori della società, dalle amministrazioni alle imprese, dall’università all’industria culturale, dalle scuole al no-profit, che verranno invitati a fare rete, a dialogare, ad abbandonare logiche competitive a favore di sinergie integrate ed inclusive in cui ognuno viene valorizzato nella sua singolarità a favore della fruibilità del territorio nel suo complesso. Si tratta quindi di delineare scenari di un futuro possibile per Palermo nei prossimi anni stimolando la riflessione e raccogliendo suggerimenti e proposte.”

- Diceva che servono iniziative politiche che favoriscano i servizi per i turisti …

Certamente. Far funzionare al meglio la “macchina comunale” è il primo dovere di un’amministrazione che lavori al bene della città. Disporre di servizi efficienti ed accessibili, di tempi certi per i procedimenti amministrativi, di una burocrazia rapida e trasparente sono condizioni essenziali per assicurarne lo sviluppo.  Ad esempio non deve accadere che finanziamenti pubblici o investimenti privati si perdano per carenze della burocrazia comunale. Altro aspetto importante è quello del coinvolgimento delle periferie poiché una città delle dimensioni di Palermo non può più ignorare ciò e deve invece avviare un percorso deciso per valorizzare le realtà periferiche come volàno di uno sviluppo solido ed inclusivo anche e soprattutto da un punto di vista culturale e turistico.”

- Grazie della chiacchierata. Prendo la nave e spero di tornare a trovarla in Consiglio comunale!

"L'aspetto con piacere. Buon viaggio e ritorni a Palermo ...a prescindere dal Consiglio Comunale! Perchè come diceva Goethe, i nostri colori del cielo, del mare e della terra…" chi li ha visti una volta non li dimentica per tutta la vita".."

 

Silvia Donnini