LA DOCG MONTEPULCIANO D'ABRUZZO DELLE COLLINE TERAMANE IN VETRINA PER LA 4° EDIZIONE
TERAMO 29 FEBBRAIO -2 MARZO 2024
Il Consorzio Tutela Vini Colline Teramane, forte della recente unione con il Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, si prepara al suo annuale appuntamento, “La Nostra anteprima – The cool on the hills”, dedicata alla sua DOGG Montepulciano d’Abruzzo, in programma a Teramo da giovedì 29 febbraio al sabato 2 marzo 2024.
L'appuntamento, giunto alla quarta edizione, di articolerà in vari eventi, degustazioni, master class e approfondimenti, presso la monumentale Sala Ipogea e nella Pinacoteca Civica. L'evento rientra nel programma di valorizzazione del vino Montepulciano e della DOC Controguerra, perseguito da anni dall'ente associativo nato 20 anni fa e guidato dal presidente Enrico Cerulli Irelli, oggi al termine del suo secondo mandato. Le due denominazioni, anche dopo questa unione, proseguiranno nelle proprie attività specifiche di promozione e valorizzazione attraverso il nuovo Comitato di denominazione costituito all’interno del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.
Soddisfazione per l'unione era stata espressa dai presidenti dei due consorzi.
"La decisione, a cui siamo giunti dopo attente riflessioni, - aveva detto Enrico Cerulli Irelli- si dimostrerà lungimirante perchè i mercati internazionali richiedono sempre più forza professionale. Ciò che iniziò come un sogno nel 2003 per 33 produttori è diventato, in due decadi, un baluardo di qualità e identità nella regione. Con oltre 600.000 bottiglie prodotte, un incremento del 50% negli ultimi due anni e 172 ettari di vigneto, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo si è fatto interprete di un terroir unico, incastonato tra il Mare Adriatico e le maestose montagne del Gran Sasso e dei Monti della Laga.”
Concorde anche Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo. “Il Montepulciano - ha sottolineato - con i suoi oltre 100 milioni di bottiglie - è senz’altro il più rappresentativo tra i vini abruzzesi, oltre ad essere tra i primi tre vini doc prodotti in Italia, e questi nuovi ingressi sono certo ci consentiranno di essere ancora più attrattivi sui mercati. La viticoltura regionale sarà ulteriormente rafforzata da questa nuova sinergia e il Consorzio - che con l’introduzione del Modello Abruzzo proprio da questa vendemmia accende i riflettori sulle identità territoriali - con la DOCG Colline Teramane e la Doc Controguerra andrà ad arricchire di nuove sfaccettature il racconto dello straordinario territorio e dei vini che ne derivano”.
Le Colline Teramane, dai suoli aspri e argillosi, esprimono da sempre vini di eccellenza in un'area vitata limitata, grazie protezione offerta dal Massiccio del Gran Sasso e dalle brezze provenienti dal Mar Adriatico. Il clima è mediterraneo con forti escursioni termiche che valorizzano i profumi e gli aromi del vino. L'eccellenza qualitativa di questo vino, apprezzato fin dall'antichità, era stata premiata con la DOGC, come prima denominazione regionale nel 2003. I comuni dell'areale della denominazione sono 33, tutti all'interno della provincia di Teramo.
La produzione annua delle circa 40 aziende interessate è di oltre 600 mila bottiglie di cui il 60% è assorbito dal mercato interno mente il restante va all'export.
La maggioranza dei produttori ha scelto da tempo la via della qualità e della ricerca con attenzione all'ambiente certificando la qualità e adottando nella conduzione agronomica i dettami della lotta integrata, del biologico o del biodinamico.
Tra le cantine più grandi e più virtuose è la Tenuta Cerulli Spinozzi (35 ettari, 100mila bottiglie), della famiglia del presidente del Consorzio, ma in genere sono di dimensione modesta e a conduzione familiare. Proprio la loro frammentarietà ha spinto le cantine a differenziarsi nelle rispettive filosofie produttive, valorizzando le identità. Nonostante il disciplinare del Montepulciano DOCG preveda una composizione varietale del 10% di Sangiovese o di altri vitigni a bacca rossa non aromatica, la quasi totalità delle aziende sceglie di vinificare in purezza, esalando al massimo le potenzialità del vitigno principe delle Colline, differenziandosi dalla grande DOC Montepulciano d’Abruzzo.
Processi di vinificazione diversi e anche in vigna la resa è inferiore. Due le tipologie: Giovane e Riserva. la prima prevede un periodo obbligatorio di un anno di invecchiamento, mentre per la seconda gli anni devono essere almeno tre. Potrebbe essere codificata anche una versione superiore, con affinamenti diversi.
Per questo vino, vino fine ed elegante, vocato alla longevità è stato coniato il termine “stile Colline Teramane”. Il colore rosso rubino ha tutte le declinazioni fino al viola, il sapore è armonico e secco, con profumo di frutti rossi e note speziate e di liquirizia nel finale. La sua qualità riconosciuta, negli abbinamenti, ha dato valore anche agli altri prodotti del territorio come carni ovine e formaggi, perchè questa è terra di transumanza "verticale", Patrimonio UNESCO dal 2020. I pastori infatti andavano dalla montagna al mare e viceversa secondo le stagioni e la disponibilità del foraggio.
Il vino ha anche aumentato l'attrattività turistica di un territorio di grande bellezza, poco antropizzato e quindi con un perfetto equilibrio con la natura e i suoi ritmi. Basti pensare alla riserva naturale guidata Calanchi di Atri, dove il terreno si spacca in fenditure profonde, alle spiagge, all'abbazia di Propezzano, alle tante strutture della fede nobiliari e ai castelli. Molti gli antichi mestieri ancora praticati nelle produzioni artigianali come quella della celebre ceramica di Castelli.
Il Consorzio Colline Teramane si è impegnato molto per il suo territorio con varie iniziative, come "Dear Wine", per mettere a disposizione dei turisti strumenti utili, come visite in cantina, degustazioni enogastronomiche e percorsi personalizzati. Anche quest'anno, inoltre, si è svolto "Colline Teramane in tour", partito da Milano e che ha toccato alcune città con varie iniziative promozionali.
Il Consorzio tutela anche la DOC Controguerra, nata nel 1996, per i vini bianchi rossi e passiti prodotti in alcuni comuni della provincia di Teramo e gli IGT Colli Aprutini, di un'area più vasta.
Per Informazioni:
https://collineteramane.com/it/
(Credits Marina Spironetti)
Mariella Morosi