
Grande successo si pubblico a Roma, all'Orto Botanico, per la "Festa del BIO e MontagnaMadre", l'evento di riferimento del biologico italiano organizzato da Federbio e Slow Food con l'obiettivo di sensibilizzare sull'importanza di una corretta e sana alimentazione.
Non è mancato il contributo della divisione Mountain Partnership della FAO e dell’Orto Botanico-La Sapienza. Quest'anno il tema di fondo sono stati è la Montagna e l’agricoltura biologica e sostenibile come strumento di valorizzazione ambientale, economica e sociale delle tante aree interne e montane del nostro Paese.
Nel grande parco si sono svolti talk, degustazioni, show cooking e laboratori oltre al contest tra gli studenti degli istituti alberghieri locali. C'era anche la possibilità di acquistare direttamente dai produttori di montagna dei Mercati della Terra di Slow Food. Il mercato della Terra era rappresentato da una trentina di produttori di zone montane di Lazio, Abruzzo,Calabria, Sicilia ed Emilia Romagna.
Al centro del programma, nei due giorni dell'appuntamento, il ruolo cruciale dell’agricoltura biologica con soluzioni che partono dalla terra che possono contrastare il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra conseguenti all'impiego di quella intensiva. Ma il Bio rappresenta anche un modello di produzione salutare e sostenibile, alla base dello sviluppo inclusivo delle aree interne evitandone lo spopolamento e creando nuova occupazione per le giovani generazioni e le donne.
Va in questa direzione anche il programma di formazione della Mountain Partnership della FAO "GROW - Agrobiodiversità in un clima che cambia, con focus sull'importanza della biodiversità nel migliorare la resilienza e l'adattabilità dei sistemi agricoli e colturali alle nuove sfide del pianeta organizzato in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma e Alliance Bioversity and CIAT.

"La montagna ha un ruolo fondamentale nel nostro ecosistema e dobbiamo imparare ad ascoltarla, per capirne criticità e esigenze – ha detto al convegno introduttivo la Presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini - perchè il biologico rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo per le comunità dell’entroterra, un motore di crescita economica e sociale nel rispetto delle tradizioni e delle bellezze naturali. Le zone interne e montane sono spesso considerati marginali, ma in realtà custodiscono un immenso patrimonio ambientale, sociale e culturale. Anche l’allevamento bio e brado può fare molto valorizzando le razze locali e i piccoli allevamenti, consolidando il legame tra territorio e cibo all’insegna della sostenibilità".
Per Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, - la pastorizia ma anche la castanicoltura rappresentano ottimamente l'equilibrio auspicabile tra attività umane e natura. Tutt'altro che nostalgiche o bucoliche, queste attività sono in grado di guardare in maniera propositiva al futuro, contribuendo a ripopolare le aree montane, proteggendone gli ecosistemi e i paesaggi in chiave moderna, grazie anche a servizi alla persona e alle comunità che possono attrarre nuovi abitanti. Servizi che oggi invece vengono dismessi, contribuendo ad allontanare giovani e famiglie. Le aziende presenti a Roma sono la testimonianza concreta che una montagna viva e sostenibile grazie al cibo è possibile".
L'Italia è un Paese circondato dal mare ma costituito dal 70% da colline montagne, e il modello agroecologico è l'unico in grado di tutelarne l'essenza e di valorizzarne il patrimonio ambientale , paesaggistico e culturale, con un grande potenziale di attrattività turistica. Numerose le proposte degli intervenuti al dibattito moderato da Tessa Gelisio e da Patrizio Roversi, a cui è intervenuta anche l'assessore all'Agricoltura del Comune di Roma Sabrina Alfonsi che ha ricordato come nell'area della Capitale operino oltre 2 mila imprese agricole, di cui molte vocate al biologico.
La festa si è aperta con il contest “Buono! E' bio”, la sfida tra i tre studenti finalisti dell’ISIS G. Di Vittorio di Ladispoli che si sono sfidati per l’ambito "Mestolino BIO" e una fornitura di 100 chili di prodotti biologici.

A seguire un talk di agricoltori a confronto con un climatologo seguito da un approfondimento sui benefici della Dieta Mediterranea bio, durante il quale sono stati presentati i primi risultati della ricerca IMOD (Italian Mediterranean Organic Diet) con la campagna “Il Bio dentro di Noi”, promossa da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico.
Golosa conclusione della prima giornata con lo show cooking "Tutti i colori della cucina Bio Mediterranea", con Tessa Gelisio che ha proposto una ricetta e la prof.ssa Laura Di Renzo, che ne ha spiegato i valori nutrizionali. Il giorno successivo si è svolto il talk “La Food Policy a Roma: cibo sostenibile e sano per tutti”, sul programma di politiche alimentari intrapreso dal Comune di Roma per il Giubileo, come il pasto dei pellegrino.
Un evento è stato poi dedicato allo zucchero italiano e ai suoi valori nella filiera cooperativa formata da agricoltori, trasformatori e distributori. “Il futuro delle terre alte è nelle comunità” a cura di Slow Food Italia, ha poi esplorato le migliori soluzioni per rigenerare le zone di montagna, come già avviene per i caseifici turnari e i forni di comunità.
Il tradizionale Bio-Aperitivo aperto a tutti ha concluso la kermesse, sostenuta da Being Organic in EU, progetto promosso da Federbio in collaborazione con Naturland.
Mariella Morosi