“Le milizie del Monferrato del 1746…quando i Bergoglio andarono in guerra”
Dal 15 al 21 aprile 2025 la Sala dell’Accademia del Broletto di Novara ospiterà due mostre fuse in unico evento ed unico
allestimento dal particolare fascino.
L’evento espositivo dal titolo “ C’era due volte…un viaggio attraverso l’arte, la storia e la
cultura” in uno con “Le milizie del Monferrato del 1746…quando i Bergoglio andarono in
guerra” ci parla di un viaggio che parte dal nostro passato e ci accompagna al presente,
attraverso una collezione di circa 35 pezzi di arredamento e non, prevalentemente imbottiti,
magistralmente restaurati a mano dall’artigiano-artista Maestro tappezziere Rocco
Guastella, impreziositi con tessuti unici e pregiati e foglie d’oro.
Si tratta di pezzi per la maggior parte destinati ad essere eliminati che l’artista ha recuperato scorgendo sotto il loro aspetto dimesso e trascurato la storia che avevano ancora da narrare attraverso una nuova veste. A tali oggetti l’artista dona nuova vita, cogliendo i loro punti di forza sia nel materiale di originaria realizzazione sia nel servizio che gli stessi nel tempo hanno reso ai loro precedenti proprietari. Rocco Guastella, andando oltre alle condizioni di tali oggetti al momento della loro acquisizione, li reinterpreta, impreziosisce non limitandosi a rigenerarli ma nuovamente creandoli dando loro la possibilità di narrare ancora il loro tempo, i ricordi e i misteri che portano con sé e di essere nuovamente protagonisti nel presente e nel futuro.
Il messaggio che l’Artista vuole trasmettere, oltre a quello immediatamente visibile del valore artistico dei suoi interventi su tali oggetti, è quello di rivolgere lo sguardo oltre alle condizioni che il disuso o la trascuratezza possono evidenziare, per scoprire quanto di bello ancora può esserci nel recuperare beni che al di là del valore economico ne hanno di ancor maggiore nella storia che narrano e ci accompagnano oltre la cultura dell’usa e getta.
Percorrendo gli spazi espositivi, apprezzando fattezze e particolari di tali oggetti, il visitatore incontrerà un altro spaccato storico che riguarda il territorio Piemontese.
Tale opportunità viene offerta da una serie di circa 60 pannelli che narrano attraverso documentazione di ricerche svolte, riproduzioni di provvedimenti del tempo, di editti,
immagini, cartine e carteggi gli eventi bellici della metà del ‘700, sconosciuti ai più o comunque meno trattati, che hanno visto coinvolto il vicino territorio del Monferrato.
Tale mostra si pone proprio come obiettivo quello di rendere fruibile materiale che narra di eventi che hanno influito anche sugli eventi e sulle scelte del nostro territorio di quel periodo con un focus sulla famiglia Bergoglio determinante negli eventi che hanno caratterizzato il periodo storico che la mostra vuole restituire ai suoi visitatori.
Il contesto storico è quello della guerra di successione austriaca combattuta in Europa a metà del XVIII secolo, il ministro sabaudo Giovan Battista Bogino, su ordine del re di
Sardegna Carlo Emanuele III, incaricò il conte Roberto Radicati di Robella di formare una milizia di volontari franchi, scelti tra gli uomini più valorosi di queste valli per combattere
l'invasore francese: fin dal 25 giugno 1745 era stato redatto un bando sul territorio sabaudo per regolamentare la levata delle milizie in caso di necessità.
Il comandante conte Radicati, alla testa di questa forza, aveva il compito, una volta liberata Moncalvo ed il suo castello in mano alle truppe francesi, di avviarsi ad incontrare le forze
regolari sabaude al comando del barone Von Leutrum operante verso il settore astigiano, per dirigere le sue milizie ad aiutare l'esercito sabaudo assediato ad Alessandria.
Il 19 luglio 1747, i piemontesi sconfissero definitivamente la Francia sul colle dell'Assietta e il 18 ottobre 1748 Luigi XV di Francia firmò la Pace di Aquisgrana che pose fine a questa
sanguinosa guerra. I documenti trovati e conservati in questo luogo scrivono anche i nomi dei volontari robellesi, ma negano le perdite, di cui forse non sapremo mai i nomi.
Parecchi volontari provenivano dal paesino di Robella sulla cui sommità si ergeva il castello del conte Radicati; quasi tutti i giovani di Robella vennero reclutati e tra di loro, sull’antico
manoscritto “Rollo della milizia levata” spicca un cognome ben noto a tutto il mondo: Bergoglio.
Robella d’Asti è il luogo di origine della famiglia del Santo Padre e tra i volontari arruolati nelle milizie del 1746 si leggono i nomi dei caporali Francesco Bergoglio fu Giuseppe e
Ludovico Bergoglio fu Pio, i quali, in base a ultime ricerche, parrebbero non far parte della famiglia del Santo Padre ma di un ramo secondario della stessa.
L’operazione bellica sul versante monferrino del 1746, studiata dal conte Bogino e guidata dal conte Von Leutrum con l’apporto del Radicati, permise la liberazione del Monferrato
dall’occupazione francese e conseguente riorganizzazione dei reparti sabaudi che si distinsero con ordine nel corso della guerra, fino alla vittoria finale.
Curiosità degli eventi che ben sono narrati e documentati dai pannelli presentati alla mostra
“Le milizie del Monferrato del 1746…quando i Bergoglio andarono in guerra” è l’origine del
detto “Bugianen”.
L’evento si fregia del patrocinio di: Regione Piemonte, Provincia di Novara, Città di Novara, Comune di Prato Sesia, ATL Terre dell’Alto Piemonte, Associazione Internazionale Regina
Elena ODV, Casa Museo Casale Armanda Robella d’Asti.
A seguito dell’inaugurazione (13 aprile) la mostra sarà visitabile da martedì 15 aprile a lunedì 21 aprile dalle 10.00 alle 19.00.