Opere ingegneristiche di altissimo livello, grandi modificatrici di paesaggi e microclimi, discusse, spesso poco apprezzate: le dighe.
In Italia le dighe, nel Nord in particolare, servono per la produzione di energia elettrica, mentre nel Centro-Sud della penisola, in perenne crisi idrica, soprattutto per “stoccare” quantità massicce d’acqua da utilizzare per l’approvvigionamento di acqua potabile e per l’irrigazione.
Ma cosa sappiamo di queste grandi opere d’ingegno, sul loro funzionamento, sull’impatto ambientale, sulle opportunità che offrono? Non moltissimo, ma niente paura.
Anche quest’anno una serie di eventi promuoveranno la conoscenza di queste opere: si tratta del “Dams & Reservoirs Day”. Una quarantina di incontri che da oggi, 19 maggio, all’8 giugno, dislocati in 12 regioni italiane, permetteranno di conoscere meglio questi elementi del paesaggio antropico.
Le conferenze, gli workshop, gli incontri interesseranno una ventina fra grandi dighe, impianti idroelettrici e centrali ad essi collegate.
Dopo i già buoni riscontri ottenuti nella manifestazione d’esordio del maggio 2024, la seconda edizione del “Dams and Reservoirs Day” amplia numeri e orizzonti. Organizzata da ITCOLD, Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe, l’associazione culturale e scientifica che si propone di promuovere e agevolare lo studio delle tematiche connesse alla presenza delle dighe sul territorio italiano (dove sono presenti oltre 500 opere).
Obiettivo della manifestazione, volutamente concentrata in un ristretto ambito temporale per facilitarne promozione e fruizione, è quello di favorire una più ampia informazione e comunicazione sulla funzione delle dighe: un tema che riguarda milioni di italiani e che abbina aspetti di natura ambientale, economica, energetica e di sicurezza e che sta assumendo in questi ultimi anni notevole rilevanza per quanto riguarda il tema centrale del cambiamento climatico, della transizione energetica e per affrontare le sfide del programma d’azione globale dell’Agenda 2030.
Per farlo, grazie alla collaborazione di decine di organizzazioni pubbliche e private di ogni parte d’Italia, sono in programma 39 eventi, di vario genere e con con diversi target. Si passa dalle visite tecniche a dighe, invasi e impianti, a giornate di studio e approfondimento, per arrivare a seminari e open days presso università nonché ad iniziative di carattere sportivo e culturale in prossimità dei bacini.
L'interesse principale è quello di coinvolgere i giovani, anche grazie alla partecipazione di diverse scuole ed università.
A seconda dei casi, si tratterà di eventi aperti al pubblico senza limitazione, oppure di iniziative divulgative aperte a target specifici (comunità scientifica, tecnici, studenti) ma, a prescindere dalle modalità, tutte hanno l'obiettivo comune di potenziare la conoscenze di un patrimonio infrastrutturale strategico ancora poco conosciuto.
“Dopo una prima edizione già ben riuscita nel 2024 – sottolinea il presidente di Itcold, Guido Mazzà – i presupposti per questa seconda edizione sono davvero ottimi: sono considerevolmente cresciuti sia i partner che, di conseguenza, gli eventi in calendario. Vi sono davvero le basi per poter dar vita ad una manifestazione in grado di radicarsi progressivamente nel corso degli anni a venire”.
Il cartellone di appuntamenti del “Dams and Reservoirs Day” si svolge in totale sinergia con analoghi eventi promossi in diversi Paesi da EURCOLD (di cui ITCOLD è membro fondatore), l’organizzazione europea di ICOLD, la Commissione Internazionale delle Grandi Dighe alla quale aderiscono oltre 100 Paesi nel mondo.
“Siamo molto grati Itcold per gli eventi che sta realizzando – ha detto la presidente di EURCOLD, Sera Lazariodu -: l’Italia ha un ruolo leader nella promozione di questa manifestazione, che dal nostro punto di vista è importantissima. Oggi le dighe ricevono spesso molte critiche, per cui è fondamentale educare la popolazione sul loro ruolo per la nostra vita quotidiana”.
ITCOLD, Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe, è un’associazione culturale e scientifica che si propone di promuovere lo studio delle tematiche connesse con le dighe, dalla realizzazione alla loro valorizzazione.
Al comitato sono associati sia i principali operatori del settore, che rappresentano oltre 300 delle circa 500 grandi dighe del territorio italiano, sia realtà diverse: pubbliche amministrazioni, mondo accademico e della ricerca, liberi professionisti. Il Comitato partecipa alla Commissione Internazionale per le Grandi Dighe (ICOLD-CIGB), organismo creato nel 1928.
Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito del Dam-Day
Questa manifestazione potrebbe essere il punto di partenza per innescare una sorta di turismo delle dighe, per creare percorsi di “diga in diga” e per moltiplicare eventi di conoscenza, didattici e di avvicinamento.
Sara Rossi