A fare infuriare il Console Onorario della Repubblica di Capo Verde a Milano, con Giurisdizione Territoriale nella Regione Lombardia, la dottoressa Edna Lopes, è il servizio del 18 marzo del programma “Pomeriggio 5”, condotto da Barbara D'Urso.
La D'Urso da' voce alle lagnanze dell'italiano Michele Ferrandi che afferma di essere bloccato a Capo Verde, a causa del Coronavirus, senza la dovuta assistenza.
In un momento particolare come questo occorre prestare la massima attenzione alle notizie che si diffondono ed evitare qualsiasi forma di spettacolarizzazione. Il turismo ha già subito un colpo ferale, non ha alcun senso caricare gli animi e rovinare ottimi rapporti di collaborazione come quelli che intercorrono tra il nostro paese e lo stato di Capo Verde.
Edna Lopes non ci sta e, a nome e per conto dell'Ambasciatore della Repubblica di Capo Verde nella Repubblica Italiana, dottor Jorge José de Figueiredo Gonçalves e di tutti i Consoli Onorari di Capo Verde in Italia, si difende e chiede una rettifica in merito alle affermazioni trasmesse durante il servizio “Italiani bloccati a Capo Verde”, e che hanno creato gravissime conseguenze delle quali afferma: “Ognuno si assumerà la responsabilità”.
Edna Lopes inizia ricordando che Capo Verde è un paese amico, che mantiene con fierezza eccellenti rapporti di amicizia e di cooperazione con la Repubblica italiana.
E' riconosciuto come uno stato serio e democratico, rispettoso dei diritti umani, la cui posizione, nel concerto delle nazioni, gli è valso rispetto, amicizia, ammirazione, considerazione e stima di tutta la Comunità Internazionale.
La Repubblica di Capo Verde, come è noto, ha una grande vocazione per l'accoglienza dei turisti, tra i quali spiccano gli italiani che si distinguono, in migliaia, per la ricerca delle nostre isole, come risultato del posizionamento permanente di paese di buona accoglienza, anzi caratteristica del suo Popolo, ma anche di un Paese sicuro, stabile dal punto di vista politico, economico e sociale e che ha sempre riservato un trattamento adeguato e speciale a tutti coloro che scelgono queste isole per il loro meritato riposo.
L'ambasciata, afferma ancora Edna Lopes: “E' rimasta molto sorpresa dalle false dichiarazioni del suddetto cittadino, date alla stampa con particolare rilievo, che potrebbero, per remota ipotesi, portare ad una qualche incomprensione agli ascoltatori del programma ed, in ugual modo, arrecare qualche danno al buon nome del paese, in questo momento travagliato, senza la preoccupazione di inquadrare il contesto che, come tutti sanno, indica restrizioni di vario ordine, imposte da tutti i paesi, incluso Capo Verde. E stiamo parlando del Coronavirus.
È vero che ora, cioè quattro giorni fa, a causa dell'intensificarsi della lotta contro il Coronavirus, sono state aumentate le misure restrittive sui voli da e per Capo Verde, ad eccezione dei mercantili, voli sanitari ed altri, la cui eccezionalità giustifica l'autorizzazione ad entrare nel Territorio Nazionale Capoverdiano. E questo, chiaramente, interesserà a tutte le persone che si trovino nelle stesse condizioni del Sig. Ferrandi. Ma questa situazione succede, sfortunatamente, in quasi tutti i paesi del mondo, per ragioni ben note a tutti”.
L'ambasciata tiene pertanto a precisare che:
- Capo Verde, anche trovandosi nella grande dinamica della lotta per proteggersi dal grave problema di salute pubblica che colpisce il mondo intero, non potrebbe, in alcun modo mancare di assistenza, con il rispetto, l'amicizia e la cortesia abituale, ai suoi visitatori e, pertanto, confuta categoricamente le dichiarazioni del sig. Michele Ferrandi, che, senza dubbio, ha delle motivazioni oscure che a tempo debito, saranno chiarite;
- La Repubblica di Capo Verde è stata, è e continuerà ad essere impegnata nella collaborazione con altri paesi dell'Unione Europea e di tutto il mondo per, tra l'altro, partecipare attivamente al rimpatrio di tutti e qualsiasi cittadino straniero che cosi lo desideri. Tuttavia, nel caso del sig. Ferrandi, l'Ambasciata chiarisce che, fino a soltanto quattro giorni or sono, c'erano vari voli ordinari di connessione con l'Europa che, ci risultano, ampiamente utilizzati da un gran numero di turisti italiani che cosi hanno voluto e che, curiosamente, il signor Ferrandi, per ragioni a noi sconosciute, ha ignorato per il desiderato rientro nel proprio paese d'origine;
- Non scarseggiano medicinali a Capo Verde. In effetti, potrà essere lo stesso Console Onorario d'Italia a Capo Verde a dimostrarvi, se necessario, che le medicine sono disponibili in tutte le farmacie del paese. E ogni sforzo sarà fatto affinché possano continuare, a tempo indeterminato, disponibili sugli scaffali. Si informa inoltre che, anche per i casi di farmaci speciali, laddove necessario, esistono meccanismi comprovati e funzionanti che consentono l'ordine, anche in regime di emergenza, dal Portogallo.
- Gli Alberghi, senza dubbio, ne soffriranno del contesto del Coronavirus. Tuttavia, nonostante le circostanze, non vi era, almeno fino alla data del colloquio, nessun registro di struttura alberghiera che avesse chiuso i battenti, a Capo Verde. E anche se ciò venisse ad accadere, è noto al pubblico che ci sono, nel paese, diverse altre alternative agli hotel;
- Le banche, contrariamente alle suddette false dichiarazioni, poiché considerate servizi essenziali, sono tutte, senza eccezioni, aperte, ma funzionano anche online.
Sara Rossi