Il Danubio si sente. Divide e unisce, anche a Bratislava.
Arrivando da Vienna, il capoluogo della repubblica Slovacca ti accoglie con un trionfo di pale eoliche che non disturbano il paesaggio, ma sembrano cullarlo a ritmo del vento.
Piccola, ordinata, asburgica, fa un po’ il verso a Vienna anche se la sua periferia di palazzoni brutalisti ricorda sempre il suo passato sovietico e ci piace così. Palazzoni comunque in ottimo stato, ristrutturati, puliti ci fanno capire che l’Occidente è arrivato ed è proprio a quello a cui la città strizza l’occhio.
Due giorni potrebbero bastare per una visita, con la promessa di tornare però. Altrimenti un po’ di tempo in più è necessario per respirare l’aria che tira e per trovare traiettorie meno